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Dell’oblìo e della memoria. Discorsi sulla tradizione orale arianese

Non è semplice raccontare la storia di un luogo e farne capire il lato più sociale, quello più vero e meno aristocratico. In genere, il passato, viene ripercorso attraverso documenti, frutto di un accurato lavoro di storici del tempo, nobili che non sempre avevano una visione completa e vergine di tutto quello cui erano circondati. 

Lu Piattaro (Commerciante di stoviglie)

Anticamente, per le campagne arianesi, si aggirava la figura del "piattaro". Commerciante di stoviglie che, in genere, si recava per le varie masserie a vendere la merce ai contadini che non sempre avevano la possibilità di recarsi presso specifici punti vendita... a trovarli poi!!!

Intorno a questa figura è nata una storiella raccontata da diverse persone anziane, spesso, rievocata come uno specifico insegnamento di vita: 

Fiume muscio 'n'g ì a pesca

'Ngoppa a cuotto acqua vulluta

A 'mbè, po' pi lu fatto di questo...

Avanz'e porta 'nnanz

Piccol' e mal' cavato

N'è fritti pisci sta frissòla

'Nmano a me!

So' cose ca capitàno!

Misso 'mbonda... iuto rindo!

Scigli e nun capà

Quanno buono buono...

'Nsi buono mango a ponge sammucchi

Chi nun pote, chi nun vole

Puozz fiurì

Ci vole la zenghera pi 'nduinà...

La furtuna di lu 'mbrillaro

Fà fà ca sa fà

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